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STOÀ Journal n. 8, anno III, 3/3, Autunno 2023
[Lessico]


All’interno di un più ampio ragionamento o ricognizione rispetto al tema della lingua, della comunicazione fatta attraverso la parola, dei contenuti interni e operativi rispetto all’insegnamento, Stoà 8 s’interroga rispetto a un preciso tema che è quello del lessico.
«I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo» sosteneva Ludwig Wittgenstein: appare oggi, questa proposizione, particolarmente emblematica a partire dalla consapevolezza che una delle cifre del nostro tempo presente è proprio quella del depauperamento del terreno lessicale derivante in parte dal continuo processo di tecnicizzazione delle pratiche del progetto che si allontanano sovente da un approccio umanistico e in parte dallo stabilirsi di nuove forme di comunicazione dove a farla da padrona, è lecito sostenere sia l’immagine più che il verbo.

Se l’insieme di vocaboli che, a seconda della precisione o precisazione che viene loro attribuito, serve a scandire e a perimetrare l’orizzonte concettuale che si va trasmettendo su due piani – quello, naturalmente, dell’operatività del fare e del costruire il ragionamento di architettura e dall’altro di sviluppare e trasmettere i precisi strumenti attraverso i quali il progetto si costruisce – allora, qualora un termine lessicale non sia presente all’interno del nostro repertorio, non esiste nella nostra testa l’immagine ad esso collegata. Nell’ambito dell’insegnamento dell’architettura questa lacuna può costituire un ostacolo consistente. L’assenza di un vocabolo può tradursi infatti nell’impossibilità di avere accesso alle forme di sapere a esso connesse, di poterne cogliere le dimensioni concettuali a fronte del suo utilizzo nella storia della disciplina e, perché no, di riconoscerne le potenzialità in relazione alle condizioni attuali entro le quali si svolge la pratica della progettazione. Ecco che la precisa scelta dell’utilizzo anche di contrapposizioni dialettiche tra termini anche spesso opposti o sincronici forma il carattere e il panorama, il portato concettuale e culturale del singolo corso di progettazione fornendo, allo stesso tempo, i mezzi necessari per ridisegnare il limite all’interno del quale avviene una determinata concettualizzazione dei saperi. A fronte di questa doppia possibilità del linguaggio, l’obiettivo è di condurre una riflessione critica su quali parole sono utilizzate nell’insegnamento della progettazione architettonica oggi ai fini della determinazione di un corpus concettuale necessario per abbracciare i diversi ambiti tematici della disciplina e, eventualmente, per reinventarli.

Partendo da queste osservazioni, si propongono due possibili ambiti tematici:

1. Lessico e pedagogia
È inevitabile che l’insegnamento della progettazione si avvalga dell’utilizzo di una serie di parole chiave mediante le quali orientare l’indagine progettuale. Ma quali esperienze pedagogiche usano il lessico come fondamento dell’attività didattica? E quali esercizi, nell’insegnamento della progettazione architettonica, sono caratterizzati dall’insieme di concetti e contenuti veicolati dalla parola? Quali pratiche vengono utilizzate per tradurre in architettura la parola o per sostanziare il concetto ai fini della sua resa concreta?

2. Lessico e contemporaneità
In quanto insieme di parole che costituiscono un determinato sistema linguistico, il lessico è risultato di un lavoro collettivo radicato nel passato ma che via via viene riconfigurato in base alle esigenze della contemporaneità. Quali nuovi termini si vengono affermando nell’insegnamento della progettazione architettonica? E in che modo può il rinnovarsi del lessico architettonico permettere agli studenti (e ai docenti) di confrontarsi con l’insieme di criticità che caratterizzano la condizione odierna?

 




Sono accettati contributi capaci di mettere in campo una o più azioni tra le seguenti:

→ riconoscere tratti comuni nelle molteplici esperienze internazionali contemporanee;

→ comprendere e descrivere indirizzi e modelli culturali di riferimento, così come le inferenze derivate, tra le altre discipline, dalla storia, dall’arte, dalla filosofia, dall’antropologia, dalla letteratura, dalla geografia, dalla sociologia e dall’economia funzionali all’insegnamento del progetto di architettura;

→ esemplificare, attraverso la loro concettualizzazione, specifiche esperienze didattiche, capaci di diventare espressioni sintetiche ed efficaci di un saper fare scuola progettato e progettante;

→ intrecciare narrazioni e ricerche, teorie e congetture, provando a verificarne le condizioni di partenza e confrontandole con i risultati ottenuti in ambito accademico;

→ tracciare un limite condivisibile dalla comunità scientifica di riferimento entro cui posizionare criticamente e tendenziosamente idee e progetti (di didattica), al fine di costruire un insieme sostanziandone le ragioni.

L’abstract di massimo 2500 battute, il cui titolo dovrà essere preceduto dall’inserimento di una singola parola chiave, e corredato da tre immagini dovrà essere inviato in unico file .doc: redazione@stoajournal.com

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︎︎︎Linee Guida
︎︎︎Norme Editoriali
︎︎︎Deadline: 17/04/2023


Gli autori dei contributi accettati verranno informati entro il 26/04/2023.

Per la pubblicazione sulla rivista cartacea l’articolo dovrà essere redatto entro il 12/06/2023 in forma di saggio scientifico, corredato da note, bibliografia e iconografia, per un massimo di 18.000 battute (spazi, note e bibliografia inclusi) e 8 immagini di cui si possiedano i copyright.

L’articolo proposto dovrà essere inedito, dai contenuti originali e mai apparsi in altra rivista a stampa o diffusione digitale o volume.

Tutti i saggi nella loro forma definitiva saranno sottoposti a procedimento di valutazione tra pari secondo i criteri della Double-Blind Peer Review.

La call è aperta a dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, professori e a tutti gli studiosi accademicamente impegnati nell’insegnamento dell’architettura.

Non saranno accettati abstract da parte di autori i cui contributi sono già stati selezionati tramite call per la pubblicazione (in STOÀ 4, 5, 6 e 7).


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STOÀ Journal
Strumenti per l’insegnamento della progettazione architettonica
2021 - Published by Thymos Books
ISSN  2785-0293