︎︎︎ Call for Abstracts
STOÀ
Journal n. 11, anno IV, 3/3, Autunno 2024
[Scuole]
La pedagogia del progetto di architettura è un campo di indagine complesso: i suoi strumenti molteplici e multiformi. Obiettivo della call è di indagare su quanto lo spazio fisico dell’apprendimento ovvero le scuole di architettura come edifici e dispositivi pedagogici, siano portatori di significati e valori specificatamente legati a determinate volontà, necessità, programmi didattici, obiettivi
di apprendimento.
Quello della scuola di architettura è un tema di osservazione che, più di molti altri, interseca una eterogeneità di discorsi possibili.
In quanto presidio fisico, le scuole di architettura rappresentano avamposti di dialogo con e verso città e paesaggi. Il rapporto con il contesto, più o meno allargato, in cui si inseriscono non è mai indifferente, talvolta divenendo addirittura occasione per mettere a punto teorizzazioni e filoni di ricerca.
In quanto luogo di insegnamento del progetto, infine, dischiude un’ampia gamma di posizioni rispetto alla definizione di progetto. Dalla simulazione di condizioni professionali a quelle più sperimentali, dalle esplorazioni tutte digitali al coinvolgimento di mani e corpi, le scuole di architettura in quanto luoghi fisici, esprimono molteplici orientamenti nei confronti di cosa significhi fare (e insegnare) il progetto.
L’intenzione è di collezionare contributi in grado
di articolare l’idea di non neutralità delle scuole di architettura, di approfondirne specifici e singolari rapporti tra spazi e programmi, selezionando in maniera critica una serie di casi esemplari, utili a riflettere su quanto gli edifici siano potenti strumenti formativi non solo del pensiero e degli ideali, ma anche delle maniere di agire dell’apprendista architetto.
Sono accettati contributi capaci di mettere in campo una o più azioni tra le seguenti:
→ riconoscere tratti comuni nelle molteplici esperienze internazionali contemporanee;
→ esemplificare, attraverso la loro concettualizzazione, specifiche esperienze didattiche, attraverso resoconti, dialoghi e interviste con docenti di fama internazionale, capaci di diventare espressioni sintetiche ed efficaci di un saper fare scuola progettato e progettante;
→ tracciare un limite condivisibile dalla comunità scientifica di riferimento entro cui posizionare criticamente e tendenziosamente idee e progetti (di didattica), al fine di costruire un insieme sostanziandone le ragioni.
L’abstract di massimo 2000 battute, corredato da tre immagini e un profilo biografico di 500 battute per ogni autore dovrà essere inviato in unico file .doc all’indirizzo: redazione@stoajournal.com
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︎︎︎Linee Guida
︎︎︎Norme Editoriali
︎︎︎Deadline: 12/02/2024
Gli autori dei contributi accettati verranno informati entro il 19/02/2024.
Per la pubblicazione sulla rivista cartacea l’articolo dovrà essere redatto entro il 06/05/2024 in forma di saggio scientifico, corredato da note, bibliografia e iconografia, per un massimo di 18.000 battute (spazi, note e bibliografia inclusi) e 8 immagini di cui si possiedano
i copyright.
L’articolo proposto dovrà essere inedito, dai contenuti originali e mai apparsi in altra rivista a stampa o diffusione digitale o volume.
Tutti i saggi nella loro forma definitiva saranno sottoposti a procedimento di valutazione tra pari secondo i criteri della Double-Blind Peer Review. Stoà è una rivista scientifica per le aree non bibliometriche 08 - “Ingegneria civile e Architettura” (Delibera del Consiglio Direttivo ANVUR n. 184
del 27-07-2023).
La call è aperta a dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, professori e a tutti gli studiosi accademicamente impegnati nell’insegnamento dell’architettura.