︎︎︎ Call for Abstracts
STOÀ
Journal n. 12, anno V, 1/3, Inverno 2025
[Scuole. Teorie]
Insegnare a pensare architettura è una delle più difficili sfide del mestiere di chi progetta la pedagogia per il progetto. Obiettivo della call è di raccogliere una serie di contributi capaci di rappresentare quelle maniere di costruire scuole di pensiero che hanno caratterizzato a livello internazionale gli ambienti pedagogici a partire dalla formalizzazione dell’insegnamento universitario dell’architettura.
Teorie, posizioni, modi di fare e visioni del mondo in grado di determinare un particolare momento di svolta o di scarto rispetto allo status quo perpetuato attraverso la ripetizione o la messa in crisi di modi di fare stratificati nel tempo e nei luoghi, che hanno segnato in modo profondo scuole, docenti e studenti, ovvero la società e le maniere di costruire realtà, spazi e progetti culturali.
Nella storia dell’insegnamento dell’architettura ricorrono numerosi casi di scuole nelle quali spesso il pensiero si è elevato oltre un orizzonte immediato, dove una comunità di persone si è posta degli interrogativi sul senso di quel lavoro che è l’insegnamento, che nella sua essenza è un’interrogazione continua, grazie anche a una dialettica fatta attraverso l’esistenza e l’espressione di posizioni eterogenee.
È proprio dalla eterogeneità delle idee che si incontrano insieme in uno spazio che si matura la specificità di un insegnamento costruendo un luogo di educazione alla conoscenza riscontrabile nel lavoro condotto con gli studenti nelle aule, dove la tekné è la sedimentazione di una conquista corale, spingendo la ricerca progettuale verso ambiti inattesi e imprevisti, dove la trasmissione dell’arte diventa quel complesso di esperienze e di tecniche che consentono di pensare e fare – contemporaneamente – architettura.
Ci interesserà osservare da vicino quelle posizioni e quei magisteri che sono concepiti e maturati a livello internazionale, trovando territori fertili o all’inverso fortemente critici. Una maniera per definire alcune tendenze teoriche e operative capaci di riconfigurare un panorama complesso, non lineare e assolutamente non omogeneo.
Attraverso un’ampia perlustrazione, l’obiettivo è raccogliere articoli capaci di inquadrare personalità, figure di rilievo della cultura accademica e professionale, riferimenti culturali, testi e volumi influenti a livello internazionale, significative lezioni e conferenze per la cultura dell’insegnamento del progetto, episodi di confluenze culturali, sociali e ambientali che hanno caratterizzato e caratterizzano specifiche esperienze pedagogiche.
Sono accettati contributi capaci di mettere in campo una o più azioni tra le seguenti:
→ riconoscere tratti comuni nelle molteplici esperienze internazionali contemporanee;
→ esemplificare, attraverso la loro concettualizzazione, specifiche esperienze didattiche, attraverso resoconti, dialoghi e interviste con docenti di fama internazionale, capaci di diventare espressioni sintetiche ed efficaci di un saper fare scuola progettato e progettante;
→ tracciare un limite condivisibile dalla comunità scientifica di riferimento entro cui posizionare criticamente e tendenziosamente idee e progetti (di didattica), al fine di costruire un insieme sostanziandone le ragioni.
L’abstract di massimo 2000 battute, corredato da tre immagini e un profilo biografico di 500 battute per ogni autore dovrà essere inviato in unico file .doc all’indirizzo: redazione@stoajournal.com
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︎︎︎Linee Guida
︎︎︎Norme Editoriali
︎︎︎Deadline: 15/07/2024
Gli autori dei contributi accettati verranno informati entro il 29/07/2024.
Per la pubblicazione sulla rivista cartacea l’articolo dovrà essere redatto entro il 14/10/2024 in forma di saggio scientifico, corredato da note, bibliografia e iconografia, per un massimo di 18.000 battute (spazi, note e bibliografia inclusi) e 8 immagini di cui si possiedano i copyright.
L’articolo proposto dovrà essere inedito, dai contenuti originali e mai apparsi in altra rivista a stampa o diffusione digitale o volume.
Tutti i saggi nella loro forma definitiva saranno sottoposti a procedimento di valutazione tra pari secondo i criteri della Double-Blind Peer Review. Stoà è una rivista scientifica per le aree non bibliometriche 08 - “Ingegneria civile e Architettura” (Delibera del Consiglio Direttivo ANVUR n. 184 del 27-07-2023).
La call è aperta a dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, professori e a tutti gli studiosi accademicamente impegnati nell’insegnamento dell’architettura.