︎︎︎ Call for Abstracts
STOÀ
Journal n. 14, anno V, 3/3, Autunno 2025
SCUOLE, SYLLABUS
Nel corpus di saperi che definiscono la progettazione architettonica e i mezzi attraverso i quali la disciplina è discussa e trasmessa, il syllabus occupa una posizione ambigua. Il suo status è quello di un documento di lavoro, che raramente è considerato nei contesti (libri, riviste, conferenze e seminari) in cui tradizionalmente si svolgono discussioni accademiche e disciplinari, nonostante si tratti di uno strumento indispensabile e ampiamente utilizzato nell’insegnamento della progettazione architettonica.
Il syllabus è generalmente un testo conciso che stabilisce obiettivi, strumenti e risultati del processo di apprendimento, definendo il quadro entro cui il lavoro di studenti e docenti trova la sua esistenza. Il syllabus si struttura, tipicamente, in varie sezioni presentando temi e delineando metodologie, programmi, obiettivi di apprendimento, strumenti, compiti, riferimenti bibliografici e considerazioni pratiche o logistiche.
Combinando queste parti, il syllabus emerge come un vero e proprio genere, assumendo il difficile compito di definire sia il quadro intellettuale che la tecnologia dell’insegnamento, sospeso tra necessità burocratiche e riflessioni speculative, prassi procedurali e posizionamenti critici. Pur rimanendo in gran parte sconosciuti, sono proprio questi documenti concisi e indispensabili che, anno dopo anno, sviluppano, trasmettono e implementano approcci alla progettazione dell’insegnamento.
La call si propone di verificare limiti e possibilità di questo strumento, indagandone sia la forma che il contenuto, per mappare trasformazioni storiche e atteggiamenti contemporanei.
Obiettivo è selezionare contributi che esaminino criticamente il syllabus come strumento formativo-operativo, indagando come questo dispositivo che informa la pratica di insegnanti e studenti, costituisca e riveli relazioni fondanti tra potere e conoscenza, soggetti e oggetti della conoscenza, tra istituzioni, culture e pratiche.
Sono accettati contributi capaci di mettere in campo una o più azioni tra le seguenti:
→ riconoscere tratti comuni nelle molteplici esperienze internazionali contemporanee;
→ esemplificare, attraverso la loro concettualizzazione, specifiche esperienze didattiche, attraverso resoconti, dialoghi e interviste con docenti di fama internazionale, capaci di diventare espressioni sintetiche ed efficaci di un saper fare scuola progettato e progettante;
→ tracciare un limite condivisibile dalla comunità scientifica di riferimento entro cui posizionare criticamente e tendenziosamente idee e progetti (di didattica), al fine di costruire un insieme sostanziandone le ragioni.
L’abstract di massimo 1500 battute, corredato da tre immagini e un profilo biografico di 350 battute per ogni autore dovrà essere inviato in unico file .doc all’indirizzo: redazione@stoajournal.com
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︎︎︎Norme Editoriali
︎︎︎Deadline: 03/03/2025
Gli autori dei contributi accettati verranno informati entro il 17/03/2025.
Per la pubblicazione sulla rivista cartacea l’articolo dovrà essere redatto entro il 26/05/2025 in forma di saggio scientifico, corredato da note, bibliografia e iconografia, per un massimo di 18.000 battute (spazi, note e bibliografia inclusi) e 7 immagini di cui si possiedano i copyright.
L’articolo proposto dovrà essere inedito, dai contenuti originali e mai apparsi in altra rivista a stampa o diffusione digitale o volume.
Tutti i saggi nella loro forma definitiva saranno sottoposti a procedimento di valutazione tra pari secondo i criteri della Double-Blind Peer Review. Stoà è una rivista scientifica per le aree non bibliometriche 08 - “Ingegneria civile e Architettura” (Delibera del Consiglio Direttivo ANVUR n. 184 del 27-07-2023).
La call è aperta a dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, professori e a tutti gli studiosi accademicamente impegnati nell’insegnamento dell’architettura.