︎︎︎ Issue 05
STOÀ 05 [Workshop]
Anno II, 3/3, Autunno 2022
ISSN 2785-0293
ISBN 978-88-32072-19-8
Nel corso degli ultimi decenni il workshop è emerso come un modello pedagogico in grado di ritagliarsi un importante ruolo nel panorama dell’educazione accademica. Questo modo specifico di insegnare e apprendere si basa su obiettivi circoscritti, spesso perseguiti collettivamente e in un tempo molto limitato. Se all’interno dei corsi di studio si propone una conoscenza olistica e progressiva, il workshop è rapido e parziale. La sua agilità si riflette anche nella sua pianificazione. Essendo un modello didattico ed economico flessibile, i workshop possono svilupparsi attraverso collaborazioni intense, in un periodo di tempo limitato, permettendo di mettere a sistema metodi e saperi diversi, e di affrontare questioni complesse con approcci non convenzionali.
Al contempo la velocità di produzione rende il workshop un modello particolarmente efficace osservato dal punto di vista comunicativo: proposte creative e processi progettuali sperimentali, con esiti spesso provocatori, rispondono perfettamente alla sempre crescente domanda di immagini da condividere. Stoà 5 [Workshop] intende offrire una sintetica ricognizione del workshop come metodo alternativo per l’insegnamento della progettazione architettonica.
Una raccolta di resoconti critici e analisi di esperienze che riflettono sulle potenzialità e sui meccanismi organizzativi utili a costruire una genealogia di questa pratica pedagogica per comprenderne e metterne in discussione la sua importanza di fronte alle mutevoli sfide sociali e disciplinari dell’educazione nel campo dell’architettura.
Over the past few decades, a new pedagogical format has begun to gain saliency in the competitive panorama of university education: the workshop. This peculiar model of learning and teaching is characterized by specific pedagogical missions, often pursued collectively and within a very limited temporal framework. While the university aims at a holistic and gradual educational process, the workshop is concise and discrete. While traditional academic education offers long-time programs to equip students with a broad range of competences and knowledge forms, workshops are condensed and collaborative efforts where the overall inquiry takes precedence over the individual contribution. The agility of the workshop is also reflected in its planning. Flexible pedagogical and economic models can bypass the traditional academic trajectories, developing intense collaborations in a compressed time frame, allowing the intersection of different methods and forms of knowledge while tackling complex issues with unconventional approaches. At the same time the speed of production turns the workshop into an extremely appealing model in terms of communication: creative and attractive proposals achieved in just a few weeks and accompanied with the display of exciting experimental processes, perfectly respond to the social networks’ insatiable craving for images. Stoà 5 [Workshop] aims at providing a synthetic survey of the workshop as an alternative and complementary method of teaching architectural design. A collection of critical accounts and analyses that reflect on the workshop’s potential and organisational mechanisms, constructing a genealogy of this pedagogical practice and understanding its relevance against the fast-changing social and disciplinary challenges of architectural education.
︎︎︎Abstracts
︎︎︎Get a copy
︎︎︎Issues
︎︎︎Workshop a cura di/edited by Fabrizio Ballabio, Alberto Calderoni, Davide Sacconi.
︎︎︎ Rapporti formali
︎︎︎ Il workshop come paradigma
Posizioni
︎︎︎ Riccardo Dalisi Interpersonal Dynamics
Silvia Franceschini, Valerio Borgonuovo
︎︎︎Contributive Workshop
ALICE
Ideario
︎︎︎Photography as a Critical Tool
Gili Merin
Corrispondenze
︎︎︎ Esercizi di empatia: i workshop di Francis Kéré
Alberto Pottenghi
︎︎︎ Joint Effort
Assemble
︎︎︎ Osservazione sensibile: conversazione con Ila Bêka e Louise Lemoine
Silvia Cipelletti
︎︎︎ Preparare strumenti: Giancarlo De Carlo e l’ILAUD
Manuel Orazi
Rapporti
︎︎︎Il workshop ci ha salvato
Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo
︎︎︎ Real Estate Architecture
Benoit Burquel, Thaïs de Roquemaurel, Martin Dumont
Tracce
︎︎︎Sull’opportunità di un manifesto: il terreno comune della Porto Academy
︎︎︎Conversazione con Amélia Brandão Costa e Rodrigo Costa Lima
Fabrizio Ballabio, Lorenzo Giordano
︎︎︎La dissipazione necessaria: W.A.Ve. e le esplorazioni progettuali
︎︎︎Conversazione con Carlo Magnani e Alberto Ferlenga
Vincenzo d’Abramo, Andrea Iorio